Vincitori – I premi
Si è conclusa a Roma, al Cinema Farnese ArtHouse, la XXIesima edizione di Asian Film Festival che ha registrato – negli otto giorni di full immersion in sala con le migliori opere della nuova cinematografia provenienti dall’Estremo Oriente – un totale sold out e numerosi consensi nelle varie categorie in concorso e fuori concorso.
“Un’edizione, questa – dichiara il direttore artistico Antonio Termenini – che conferma l’interesse esponenziale di pubblico e stampa nei confronti di un cinema coraggioso che, sebbene proveniente da culture lontane dall’Occidente, è in grado di comunicare forti emozioni e argomentazioni universali riflesse nelle paure, abitudini e contesti che l’essere umano si trova ad affrontare. In particolar modo quest’anno siamo orgogliosi del dialogo costruttivo instaurato dai nostri giurati che ha portato a scegliere opere uniche, tutte meritevoli di una grande distribuzione nel nostro Paese. E questo è il miglior auspicio che possiamo rivolgere ai loro autori, produttori ed interpreti!.
Indonesia, Malesia, Taiwan, Giappone, Vietnam e Cina sono le nazioni di provenienza dei film e degli interpreti vincitori. Tra le 17 opere in concorso, le principali argomentazioni erano focalizzate sulla donna, sulle sue difficoltà di integrazione nei contesti sociali, religiosi e professionali del quotidiano, come anche particolare attenzione è stata dedicata ai riflessi delle paure dell’individuo sulle relazioni familiari e generazionali. La giuria, presieduta da Antonio Polito e composta da Christian Carmosino Mereu ed Angelica Alemanno, ha decretato il seguente verdetto:
MIGLIOR FILM
INSIDE THE YELLOW COCOON SHELL (Pham Thien An, Vietnam, 2023)
“Un film audace che pone al centro il tema della spiritualità quale rapporto tra fede ed esperienza terrena. Il piano sequenza perde i connotati puramente narrativi per farsi espressione metafisica del presente. Il fuori campo esprime in sé il delicato confine tra immanente e trascendente, accompagnando il pubblico verso un necessario ritorno alla specificità documentaria del linguaggio filmico. Eccezionale sintesi di profondità e controllo registico per un’opera prima.”
MIGLIOR REGIA
RIPPLES (Naoko Ogigami, Giappone, 2023)
“Con la sua sensibilità Naoko Ogigami è riuscita ad orchestrare con RIPPLES un racconto equilibrato, credibile ed efficace, Iyashi-kei eiga: “capace di guarigione emotiva”. Il film restituisce al pubblico, attraverso un personaggio ossessivo compulsivo, il fantasma delle nostre paure. Grandi temi come l’abbandono, il rancore, la malattia, la morte si trasformano con sguardo impietoso, surreale, e con tagliente ironia. La volontà di vendetta lascia il posto ad una liberatoria danza sotto la pioggia, apoteosi di un’opera dalla mirabile regia.”
MIGLIOR ATTRICE
Sofia Jane (MARYAM Dir. Badrul Hisham Ismail, Malesia, 2023)
“Sofia Jane è MARYAM. Prova estenuante per un personaggio che alterna insofferenza a sopportazione, frustrazione a coraggio, sfida ad autodeterminazione. Sofia Jane non ha altra sponda che il confronto dialettico con l’altro da sé: sorridere è impossibile, rilassarsi è vietato; una interpretazione intensa capace di esprimere insieme l’ineluttabilità del presente e la sfida del futuro.”
Innanzitutto vorrei ringraziarvi per aver presentato il nostro film Maryam Pagi ke Malam. E grazie mille alla giuria per questo onore a sorpresa, davvero, davvero grata.
E spero di vedervi presto in Italia, ciao!”
MIGLIOR ATTORE
Frederick Ming Zhong Lee (FISH MEMORIES Dir. Hung-I Chen, Taiwan, 2023)
“Frederick Ming Zhong Lee stupisce per la versatilità e la capacità di donare al protagonista di FISH MEMORIES un fascino insolito. Elegante ed empatico, presenta la sua chiave interpretativa nel ruolo di amico, amante, fratello, nemico. Una performance senza enfasi eppure capace di esprimersi con la più ampia gamma di emozioni sul filo dell’ambiguità tra bene e male, attività e passività, bellezza e orrore.”
FILM PIU’ ORIGINALE
Ex Aequo
MARYAM (Badrul Hisham Ismail, Malesia, 2023, 107’)
“MARIAM è un originale e coraggioso ritratto del complesso di regole dettate dalla sharia, capaci di condizionare la libera scelta delle donne. Una giornata fatta di tappe irrinunciabili che conduce gli spettatori e la protagonista verso una forzata presa di coscienza e inaspettata scelta di autodeterminazione, attraverso dialoghi originali, intrepidi, violenti come armi da taglio.”
WOMEN FROM ROTE ISLAND (Jeremias Nyangoen, Indonesia, 2023, 106’)
“Potente e inatteso nel raccontare una storia vera tanto violenta quanto comune ad ogni latitudine, quella della violenza di genere. Si esprime attraverso uno sguardo originale capace di restituirci la dimensione locale della fiducia tradita, dello spazio violato, dell’orrore svelato. Un manifesto per il movimento femminista indonesiano.”
NEWCOMERS
Premio assegnato dalla giuria Unint
Gli studenti del Master in Traduzione Audiovisiva della UnInt coordinata dal prof. Antonio Falduto, in qualità di membri della giuria per la sezione Newcomers, dedicata alle opere prime, hanno deciso di premiare il film:
THE CORD OF LIFE (Qiao Sixue, Cina, 2023, 96’)
Siamo gli studenti del Master in Traduzione Audiovisiva e, come parte della giuria dei Newcomers, abbiamo deciso di premiare il film The Cord of Life.
La regista Qiao Sixue, tramite il sapiente utilizzo della musica e della fotografia, riesce a trasmettere emozioni profonde al pubblico. La musica pop di Alus lascia spazio, con l’andare della narrazione, a melodie folk, quasi tribali. Il cielo nuvoloso, che incombe sulla città e sulla tragica situazione iniziale dei due protagonisti, si apre a colori brillanti e sgargianti che raggiungono l’apice nell’evocativa immagine finale. La regista ci lascia attraversare le immense e affascinanti lande della sua terra, la Mongolia, cantandoci la storia di un amore indissolubile, che oltrepassa la memoria, sconfigge il tempo e si alimenta della forza della Natura, che come un flusso inarrestabile scorre nel cordone ombelicale tra madre e figlio, quel filo della vita che nessuna mano può mai davvero spezzare e nessuna malattia dimenticare. Per la complessità del tema trattato, la delicatezza nella narrazione, la bellezza racchiusa nella semplicità della storia, mai banale, mai scontata. Per la cura nella scelta delle melodie che cullano lo spettatore, già rapito dai paesaggi mozzafiato e dalla verità ricercata nell’interpretazione degli attori, gli stessi che lo accompagnano per mano verso una rottura emotiva, struggente, eppure necessaria, che scalda il cuore e inonda gli occhi.
Alla cerimonia di premiazione hanno presenziato la rappresentante dell’Ambasciata di Indonesia e l’Ambasciatore del Vietnam in Italia Hai Hung Duong. I premiati hanno portato in video il loro saluto ed espresso il personale ringraziamento al festival.
I premi sono stati disegnati dall’artista Fabio Truffa.
Sono state infine estratti i premi in palio agli abbonati della rassegna, gentilmente offerti dall’ente del Turismo Thailandese.
Appuntamento al prossimo anno.